Il problema sono sempre gli altri.
I sessisti, i violenti, gli ignoranti.
Quelli che non rispettano le donne, e non rispettano nessuno, magari pure ammantandosi di religione o valori.
Invece, mi spiace: il problema sei tu. Anche tu.
Sei tu che non ti accorgi quando a una donna viene tagliata la parola.
Sei tu che non vedi il problema se lei si siede un po’ più in là.
Sei tu che non ti alzi da un consesso di soli uomini.
Sei anche tu che dici: lei doveva andarsene! Lei doveva fare così e colà. Tu che sposti sempre il peso dell’educazione e della protesta su chi è discriminata, non su chi discrimina o sta di lato a guardare.
Sei tu che dici, sì, però ha esagerato, se lei si alza e se ne va.
Il problema sei tu. La buona notizia è che non sei un problema difficile da risolvere: basta volerlo.
La soluzione è nelle tue mani: cosa farai?
Quello che è successo a von der Leyen succede a tante donne, anche in posizione di estremo privilegio e potere ogni giorno. Nel mondo in cui vivo io (vedi il privilegio di cui sopra) non ci sono Erdogan, se non sui giornali. Ma è pieno così di Michel. Pure simpatici e capaci. Sono quasi contenta che questo episodio sia stato così evidente, con queste foto che davvero hanno fatto il giro del mondo in pochi secondi. Forse da oggi è un po’ più facile mostrare cosa succede ogni giorno a tantissime donne nel mondo del lavoro e in generale nello spazio pubblico anche a quelle con potere, responsabilità e privilegio. Per tutti gli “ähm” che abbiamo detto, gli occhi rivolti al cielo, per quelle volte che siamo rimaste e quelle che abbiamo sbattuto la porta.
Tu che mi leggi, non sei sicuramente un Erdogan, ma sei sicuro di non essere mai stato o stata un Michel?
Io lo dico per me eh, ma anche per te. Ci sono posizioni, magari più scomode, ma certamente più interessanti da scoprire: quelle dei veri alleati. Cosa aspetti a raggiungerle?

Non sei certo Erdogan, ma sei sicuro di non essere Michel? Foto: Unione europea, 2021
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Brava Gaia,
sono perfettamente d’accordo, questo incidente dimostra che ci sono ancora troppi Michel che alla minima “difficoltà” fanno immediatamente uso delle quote azzurre, mai dichiarate ma ancora vive e vegete e pronte all’uso per chi non se le merita. Al contrario delle quote rosa che sono purtroppo necessarie. Se la von der Layen le avesse introiettate probabilmente avrebbe avuto la prontezza di riflessi di chiedere subito spiegazioni a Michel e chissà quali sarebbero stati i commenti verso di lei… ci sono più fronti su cui lavorare.
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