
è una pasticcera brasiliana che dal 2004 vive a Torino.
Nata in una Favelas di Recife, prima di intraprendere la carriera di imprenditrice pasticcera ha vissuto le esperienze più tragiche. All’età di sei anni viene violentata da suo zio, a 10 anni è costretta a prostituirsi e a 14 anni mette al mondo il suo primo figlio.
Nel 1994 viene venduta ad un protettore/pappone/trafficante di esseri umani di Düsseldorf. In Germania viene “affittata” da uomini pedofili spesso sposati e con figli. Ciò la porta al consumo di droghe. L’idea di abbandonare tutto e mettersi a cucinare per farne un business arriva da una prostituta che, viste le sue grandi capacità culinarie le consiglia di provare a lavorare nella gastronomia.
Dopo qualche anno si trasferisce a Torino dove mette su una impresa di Catering: Liliam Buffet
La sua storia è stata pubblicata nel 2019 nel libro “I girasoli di Liliam” (Ed.Fefè)
Liliam ha voluto svuotare il sacco e raccontare tutto. L’intenzione è quella di trasmettere coraggio nel denunciare il proprio passato, imparando a conviverci ad accettarlo e a superarlo senza rancore.
Ma questo non basta. Anche lo Stato deve fare la sua parte, con Leggi giuste contro la violenza che vanno messe in pratica in modo chiaro e coerente.
Foto dal profilo Instagram di liliam Altuntas. Link: https://www.instagram.com/p/CW39GU9t78y/?utm_medium=copy_link