Nel 2015 sono stata per la prima volta in Portogallo. Oltre alle mete classiche da vedere non volevo perdermi Cascais e il Museo Paula Rego realizzato da Eduardo Souto de Moura, mostro sacro dell’ architettura portoghese, vincitore nel 2011 del Pritzker architecture price.
La visita fu una vera sorpresa soprattutto per le opere d’ arte esposte. Prima d’ allora non avevo mai sentito il nome di Paula Rego l’artista portoghese per cui era stato costruito il museo. Non avevo mai visto così tante opere artistiche di un’intensità magnetica prodotte da una donna. Alla fine mi dimenticai di esaminare ogni dettaglio dell’opera di Souto de Moura e mi lasciai travolgere dall’ arte di Paula Rego.
Nata a Lisbona nel 1935 visse l’infanzia durante la dittatura di Antonio de Oliveira Salazar. La sua famiglia, dopo alcuni anni in collegio, decise di farle prendere lezione in casa. Lei stessa si descriveva timidissima, essendo figlia unica, si era abituata a stare molto da sola fin da piccola. Nel 1952 si trasferì in Inghilterra per studiare arte presso la Slade School of Fine Art. Ebbe lì l’occasione di conoscere Victor Willing che sposò qualche anno dopo e con cui condivise la passione per l’arte.
I quadri di Paula Rego esprimono fantasie erotiche, provocazione, rabbia, ironia, innocenza e cattiveria. Il risultato è una rappresentazione grottesca e spesso brutale dell’ essere umano.
Paula Rego è mancata quest’estate all’età di 85 anni, poco prima che venisse inaugurata la sua prima grande retrospettiva organizzata nell’ambito della Biennale d´Arte di Venezia.

Grazie, un altro pezzo di conoscenza per me
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