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Le donne che oggi influenzano il design

L’inserto del “Die Zeit”, “Die Zeit Magazine” di ottobre ha pubblicato in copertina il ritratto di Rossana Orlandi, una delle talentscout italiane del Design più conosciute.
Il titolo è “Wie Rossana Orlandi und andere Frauen die Welt des Designs prägen” “Come Rossana Orlandi e altre donne influenzano il mondo del Design”.È la prima volta che si parla di design completamente al femminile. Se si parla di design così come di architettura o di urbanistica gli autori sono normalmente quasi sempre uomini.

Nella sua intervista afferma che, nella scelta dei prodotti, non si fa mai influenzare da chi è l’autore o l’autrice delle sue opere, l’importante è per lei il risultato. Le idee migliori sono quasi sempre di autori non di autrici. Quest’anno ho curato una mostra-mercato sull’up-cycling. 40 autori e autrici europei hanno presentato per 3 settimane le loro opere a Lipsia nell’ambito di uno dei festival di Design più conosciuti in Germania. È stato selezionato un ampio ventaglio di oggetti, dal divano al gioiello, tutti fatti con materiale di scarto.

Special Guest della Mostra-Mercato è stata l’impresa Waste Recycling con il progetto artistico SCART-il lato bello del rifiuto Grandiose sono le opere di Erika Trojer , i gioielli di Margherita Marchioni esattamente come quelli di Maurizio Giani o Antonio Scorrano.
Fare in modo che siano presenti sia autori che autrici è possibile, ciò richiede in ogni caso pazienza, presa di coscienza e tempo.

La giornalista Inga Krieger scrive che nonostante in Germania da più di 10 anni ci sia una donna a capo del governo, poche sono le donne che nel mondo del Design siano riuscite a farsi un nome.
L’elenco di donne che hanno rivoluzionato in modo silenzioso il nostro modo di abitare è comunque lungo, basta voler cercare.

Anche l’Italia ha la sua lista di autrici: Cini Boeri, Lina Bo Bardi, Gae Aulenti i cui mobili fanno parte delle collezioni di prestigiosi musei come il MoMA di New York.
Proprio qualche anno fa scrissi su questo Blog un articolo a proposito della mia visita alla Fiera del Mobile di Milano, allora come oggi la presenza di donne è bassissima.

Rossana Orlandi afferma che il problema sia l’interruzione di tante progettiste con l’arrivo dei figli. Spesso chi decide di fare una pausa non riesce più a riprendere e alla fine rinuncia. Philippe Stark, oltre ad essere un grande designer, ha avuto fin dall’inizio un grande talento nel “selbstvermarkung” ovvero autopromuoversi. Questo è ciò che richiedono tutti: l’impresa, il pubblico oltre il mondo del Design. Un uomo riesce ad esporsi meglio di una donna.

Anna Castrelli direttrice di Cartell, affermò: “finchè le donne non firmeranno i loro progetti con il loro nomi e i loro cognomi rimarranno sempre all’ombra degli uomini. Dietro un grande designer esiste un gruppo di progettisti di cui più del 50 % sono donne. Le donne sono forti nel lavorare in gruppo, sono deboli se devono figurare.”

Il gruppo svedese Front, composto solo da donne, è diventato famoso 11 anni fa in occasione della Fiera del Mobile di Milano con le sue lampade a forma di animali o alle sedie prodotte da movimenti filmati e stampati successivamente con una stampante 3D. Un mobile di Front è un pezzo di design e d’arte allo stesso tempo. Entrambe insegnano oggi design e incentivano le loro studentesse ad avere coraggio e ad andare avanti. Anche in Svezia, metà delle studentesse si perde per strada. La motivazione non è solo la famiglia ma anche il mercato, molte imprese lavorano in modo tradizionale cioè abitualmente con uomini.

La tradizione dell’impresa oltre quella della famiglia vanno cambiate.
Uta Brandes, professoressa di Gender e Design all’università di Colonia afferma che le donne nel mondo del design devono avere la forza di andare avanti anche con i figli. Devono cercare e soprattutto accettare strutture, contatti, reti che le sostengano e si occupino dei figli quando loro non possono. Una cosa è chiara uomini e donne progettano in modo diverso. Ciò non significa che uno sia meglio dell’altro, sono due modi e due mondi che si possono perfettamente integrare.

Donne valide in qualsiasi campo oggi esistono, Carlotta Bevilacqua e le sua lampade rivoluzionarie, Inga Sempè e i suoi magnifici divani, Patricia Arquiola sono solo le poche conosciute e affermate, a queste spero si possano aggiungere un giorno tutte le studentesse che ho avuto occasione di conoscere nelle varie scuole di Design con cui ho collaborato fin’ora, brave, motivate e con tanti sogni nel cassetto. Per loro è necessario sostegno, attenzione, apertura e presa di coscienza, in primo luogo da chi ha il potere di farlo, per esempio da persone come Rossana Orlandi.

Le donne che oggi influenzano il design - Rossana Orlandi

2 thoughts on “Le donne che oggi influenzano il design

  1. Grazie dell’articolo! Mi piacerebbe che ci raccontassi qualcosa di più di queste donne del design, a cominciare proprio da Rossana Orlandi… perché è diventata famosa e qual è stato il suo percorso di “donna che ce l’ha fatta”?
    Ciao!

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